Insight

La tecnologia MultiJet Fusion

Benevenuti alla masterclass

 

Insight - Masterclass videos Protolabs

La nostra serie di video Insight-Masterclass vi aiuterà a padroneggiare la produzione digitale.

Oltre ai nostri suggerimenti di progettazione mensili, pubblicheremo regolarmente un nuovo video - ognuno di essi vi darà una visione più approfondita di come progettare parti migliori. Tratteremo argomenti specifici come la scelta del giusto materiale di stampa 3D, l'ottimizzazione del vostro progetto per la lavorazione CNC, le finiture superficiali per i componenti stampati e molto altro ancora.

Quindi 'Join Us' e non perdetevi l'occasione.

 

Insight/Masterclass: MJF 

28.02.2020

Transcript

Salve e benvenuti alla masterclass di questa settimana.

Oggi parlerò della stampa 3D e di una tecnologia relativamente nuova chiamata Multi Jet Fusion, o MJF, che vi presenterà nuove opportunità. 

Non si tratta della tecnologia di propulsione a getto della nave stellare Enterprise. È qualcosa in cui vi imbatterete se esternalizzate la realizzazione di pezzi in plastica stampati 3D.

Si tratta di una tecnologia di stampa 3D industriale che offre alcuni vantaggi rispetto alle altre tecnologie 3D.

Nei prossimi minuti spiegherò di cosa si tratta, degli aspetti positivi e di quelli negativi, e di come progettare al meglio i pezzi se desiderate farne uso.

La buona notizia è che se avete già progettato pezzi per la stampa 3D utilizzando la sinterizzazione laser selettiva, siete già a buon punto per padroneggiare i design CAD destinati alla MJF.

Entrambi i processi utilizzano una camera riscaldata e realizzano una struttura in plastica 3D aggiungendo uno strato dopo l’altro, dello spessore di pochi micron. La differenza consiste nel fatto che la sinterizzazione laser selettiva, o SLS, impiega un laser per fondere insieme gli strati di polvere, mentre la MJF si avvale di un elemento riscaldante all’infrarosso.

Entrambe non richiedono strutture di supporto. Aspetti tecnici a parte, cosa significa questo per voi?

La tecnologia che userete dipenderà dalle caratteristiche prestazionali del vostro pezzo. Esaminiamole facendo un confronto tra le due.

Se desiderate una risoluzione più fine, la MJF produce elementi la cui dimensione minima è di 0,5 mm, più fine rispetto agli 0,75 mm ottenuti con la SLS. Ma... C’è sempre un ‘ma...’, giusto? La qualità dei pezzi realizzati con la MJF è più variabile, in termini di dettaglio fine, rispetto a quelli prodotti con la SLS.

Per cui la scelta dipende dall’importanza che attribuite al dettaglio.

La MJF offre inoltre proprietà isotrope dei materiali più uniformi. Ciò significa che le proprietà meccaniche sono più costanti in ogni direzione, o asse, del pezzo. Quindi, se avete bisogno di componenti complessivamente più resistenti e affidabili, la MJF potrebbe essere la soluzione giusta. È la tecnologia più adatta a pezzi come staffe e clip oppure a maschere e dispositivi di fissaggio durevoli ma precisi. Se i pezzi devono avere invece dimensioni maggiori, la SLS soddisfa meglio questa esigenza.

Per la maggior parte dei pezzi in plastica stampati 3D, questo non rappresenta un problema, ma vale la pena verificare con il vostro fornitore.

La MJF è una tecnologia relativamente nuova, per cui, al momento, è disponibile soltanto in PA 12 (Nylon) , il che significa che la SLS offre invece una scelta di materiali e colori. Tuttavia, occorre dire che il PA 12 (Nylon) è un ottimo materiale per i pezzi funzionali e le applicazioni destinate all’utilizzo finale.

Se velocità o tempo di produzione rappresentano per voi una priorità, bisogna ricordare che la MJF realizza i pezzi più rapidamente di qualsiasi altra tecnologia di stampa 3D; ma oltre a questo aspetto, ci saranno sicuramente altri fattori che influiranno probabilmente sul tempo di produzione complessivo, come ad esempio ottenere il giusto design, oppure il tempo impiegato dal fornitore per comunicarvi il preventivo e l’analisi di fattibilità.

Se dopo tutte queste considerazioni ritenete che la MJF sia l’opzione più appropriata per stampare 3D il vostro pezzo, cosa dovete sapere per realizzare correttamente il vostro design?

Se avete pezzi pronti per la SLS e persino per lo stampaggio a iniezione, siete a buon punto per progettarli e successivamente realizzarli con la MJF. Ecco alcuni suggerimenti:

Pareti sottili o superfici piatte di grandi dimensioni devono essere rinforzate con nervature o tasselli mentre i fori dovrebbero essere circondati da borchie in rilievo.

Il testo in rilievo e gli elementi estetici di dimensioni inferiori a 0,5 mm potrebbero non resistere alla lavorazione secondaria, per cui verificate l’analisi della realizzabilità del vostro fornitore.

Lo spessore ideale delle pareti per la MJF è compreso tra 2,5 mm e 3,8 mm.

E come per qualsiasi processo di stampa 3D, la MJF produrrà irregolarità sugli angoli obliqui. Ciò significa che dovrete identificare chiaramente sul disegno le superfici estetiche del pezzo.

Vi suona familiare? Dovrebbe, perché la MJF è molto simile ad altre tecnologie di produzione additiva.

La differenza sta nella sua capacità di realizzare pezzi precisi dalle proprietà meccaniche isotrope, spesso più rapidamente di altre opzioni di stampa 3D. Quindi, perché non considerare la MJF per il vostro prossimo progetto e parlare delle possibilità con noi o il vostro fornitore?

So che in questo video vi ho fornito parecchie informazioni tecniche per cui, se desiderate pensarci su, le abbiamo prodotte anche in forma scritta come suggerimenti per il design, disponibili sul nostro sito web.

È tutto per questa settimana. Ci vediamo la settimana prossima!

 

Con un ringraziamento speciale a Natalie Constable.

 

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